venerdì 13 novembre 2015

Traduzione: Accio - Brutus 17-29, 29-38

Tarquinio il superbo racconta il suo sogno ad un Vates, un indovino che ne interpreta il significato.
Questo Testo di Accio, il Brutus, viene citato anche da Cicerone in De Divinatione Libro I 44


17-29 29-30


TA: Quoniam quieti corpus nocturno impetu
dedi, sopore placans artus languidos,
visust in somnis pastor ad me appellere
pecus lanigerum eximia pulchritudine;
duos consanguineos arietes inde eligi
praeclarioremque alterum immolare me;
deinde eius germanum cornibus conitier,
in me arietare, eoque ictu me ad casum dari;
exim prostratum terra, graviter saucium,
resupinum in caelo contueri maxumum ac
mirificum facinus: dextrorsum orbem flammeum
radiatum solis liquier cursu novo...

Dopo che, arrivata la notte affidai al riposo il corpo, lasciando nel sopore i miei arti stanchi: in sogno mi sembrò che un pastore sospingesse verso me un gregge lanuto di esimia bellezza; da esso furono scelti due arieti fratelli ed io ne immolai il più bello. E il suo fratello puntò le corna, si scagliò su di me, e per quel colpo caddi; dopo, gravemente ferito steso a terra, supino guardai in cielo un grandissimo e straordinario prodigio: l'infiammato disco raggiante del sole si dileguava verso destra cambiando il suo percorso.
29-30

VA: Rex, quae in vita usurpant homines, cogitant curant vident, quaeque agunt vigilantes agitantque, ea si cui in somno accidunt, minus mirandum est; sed in re tanta haud temere visa se offerunt. Proin vide ne, quem tu esse hebetem deputes aeque ac pecus, is sapientia munitum pectus egregium gerat teque regno expellat; nam id, quod de sole ostentum est tibi, populo commutationem rerum portendit fore perpropinquam. Haec bene verruncent populo! Nam quod ad dexteram cepit cursum ab laeva signum praepotens, pulcherrume auguratum est rem Romanam publicam summam fore.

O re, quel che in vita gli uomini usan fare, quel che pensano, curano, vedono e che da svegli compiono ed operano, se tutto questo accade in sogno a qualcuno, non fa meraviglia; ma non accaso gli dei offrono inaspettatamente un tale prodigio. Perciò guarda che colui che stimi senza senno, come un animale, non abbia l'animo ben munito di saggezza, e non ti scacci dal regno: quello che ti è stato mostrato del sole rivela che avverrà per il popolo un mutamento di governo assai prossimo. Esito felice ne venga al popolo! Giacchè, l'astro possente abbia volto il suo corso da sinistra a destra, è un meraviglioso augurio di somma grandezza per lo stato romano.

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